Il Crif: prestiti con futuroincerto, ma ilcostodelle case scendeancora
SI INTRAVVEDE un 2017 in chiaroscuro per ilmercatodeimutui, chegiàavevachiusol'ultimotrimestre del 2016 a due velocità. Se la situazionedeifinanziamenti a tassovariabileèpiuttosto stabile, a gennaio 2017 i tassidioffertasuquelli a tassofissotornano a salire (+0,15%); un fattoche – pur in unasituazionedimercatoancorafavorevole – rendemenoconvenientesia la nuovasottoscrizionesia la rottamazionedeivecchimutui. Il motivo? Varicercatosoprattuttonell'ascesadell'indicediriferimentoIrs, iniziata a settembrescorso, chestaportandooraglioperatori a unarevisionedelleproposte. Il quadroèstatotracciatodallanuovaedizionedellaBussolaMutui, ilbollettinotrimestralefirmatodaCRIF e MutuiSupermarket (relativoagliultimitremesi del 2016) chesegnalaaltresì come i prezzi al metro quadrodegliimmobilicontinuino a scendere (-3,3% nel quarto trimestre).
ECCO un esempiopraticodiquantodettosopra: per un'operazionedimutuodi 140 mila euro, durata 20 anni, valore immobile 220 mila euro, i miglioritassifiniti per i finanziamenti a tassofissosiposizionano a gennaio 2017 attornoall'1,70%, contro un omologo 1,55% delloscorsoottobre 2016. E tale aumento – sileggenelbollettino – non assorbeancoracompletamentel'aumentoregistratodegliindiciIrsche, per la durata 20 anni, sonoaumentatinelperiodoottobre 2016/gennaio 2017 di ben 40 punti base (dallo 0,90% mediodiottobreall'1,30% odierno).
«NONOSTANTE i tassiinizino a segnareunalentatendenza al rialzo, ilcontestodimercatorimaneestremamentefavorevoleallasottoscrizionedinuovifinanziamenti casa, con offertemutuosempremolto competitive e banchechecontinuano a investiresulprodotto con politichecommerciali aggressive », commenta Stefano Rossini, amministratore e fondatoredi MutuiSupermarket.it. Rossini nota che la domandadinuovimutuichiudeil 2016 in accelerazione con un +21 % sudicembre e un +13% a livelloannuo. Oltre a ciò, nonostanteunaripresa del numerodicompravenditeresidenziali – chesegnano un +20% mediosuiprimi 9 mesi del 2016 – i prezzidegliimmobilisembrano non registrareinversioniditendenza.
«MA NON èdettoche tali condizioni per certi versi ottimali siano destinate a rimanere invariate anche sui prossimi mesi», aggiunge. La situazione, insomma, va monitorata. Sono tuttavia evidenti i primi segnali direvisione al rialzodelleoffertedimutuida parte del sistema creditizio, dopo 12 mesidi contrazioni ininterrotte.
STEFANO Magnolfi, direttore Real Estate Services di CRIF segnala un fenomeno interessante che ha caratterizzato tutto il 2016: il lento ma progressivo calo del tasso di default dei mutui immobiliari. A settembre la rischiosità dei mutui ha infatti raggiunto l'1,4%, il livello più basso osservato negli ultimi 4 anni.