Mutui casa: gli italiani chiedono di più

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Mutui casa: gli italiani chiedono di più

I mutuatari chiedono cifre più alte e le banche le erogano,  perfino aumentando le somme concesse alle famiglie per la stipula di nuovi mutui, anche se il gap rispetto alle richieste degli aspiranti mutuatari è ancora notevole. Secondo il barometro CRIF, a marzo 2017 il valore dell’importo medio si è attestato sui 125.576 euro e il numero delle istruttorie di nuovi mutui e surroghe ha subito un incremento pari all’1,7%. 

Ma a dare una mano a chi vuol comprare casa sono i dati sull'inflazione, che ha subito un’importante inversione di rotta. 

Infatti, proprio quando sembrava inevitabile che i tassi di interesse dovessero aumentare, dopo il lungo periodo di tassi bassi, a marzo l’inflazione nell’Eurozona è di nuovo scesa dal 2% all’1,5% e in Italia è passata dall’1,6% all’1,4%. Un fatto che va ad influire anche sul mercato dei mutui, dato che i tassi si adeguano all'andamento dell’inflazione. 

Passando dalla teoria alla pratica, cosa può succedere? Partiamo con il tasso fisso: i tassi dei mutui a tasso fisso si ottengono sommando allo spread, deciso dalla banca, l’indice Eurirs, che cala come in questo caso, se diminuiscono le aspettative sull'inflazione. I prestiti interbancari costano meno, e così anche i finanziamenti per la casa. All'inizio di marzo, l’Euris a 20 anni era a 1,48 punti, mentre all'inizio di aprile è sceso già a 1,28 punti. Si tratta di un risparmio di 20 punti base sui mutui stipulati ad un solo mese di distanza.

Le cose vanno bene anche per chi ha il tasso variabile. Infatti, la frenata causata dall'inflazione farà felici anche coloro che stanno già rimborsando un mutuo a tasso variabile. L’altro indice, l’Euribor, è negativo da più di 24 mesi, grazie alle politiche della BCE applicate sui tassi, manovre che dovrebbero continuare per un altro paio di anni. Ne consegue che si possono stipulare anche i mutui a tasso variabile con una certa tranquillità, in attesa che l’inflazione arrivi al programmato 2%, livello auspicato dalla banca centrale per la ripresa economica. Ma questo livello, visti gli andamenti odierni, sarà raggiunto nel 2019, e fino a quel momento, i tassi variabili dei mutui, resteranno negativi.

Per orientarsi tra i mutui e i tassi da scegliere e conoscere tutto su mutui a tasso fisso, variabile, misto, è possibile comparare i diversi istituti di credito, per ricercare le soluzioni migliori e risparmiare. Per tutti i giovani e le famiglie che hanno come sogno nel cassetto quello di diventare proprietari di una prima casa,  una via percorribile per realizzare questo progetto potrebbe essere quella di richiedere un finanziamento online. Sempre più consumatori italiani si affidano proprio al web per accedere alle informazioni relative ai mutui e destreggiarsi nell'articolato mondo dei finanziamenti per la casa. 

Se si pensa alla possibilità offerta da Internet di confrontare in tempo reale e poi di scegliere, è facilmente comprensibile come il consumatore si senta finalmente consapevole nella scelta. 

Cosa porta realmente nelle tasche del consumatore l’uso del web? Rispetto alla classica filiale, una piattaforma di comparazione online permette al potenziale mutuatario di visionare con rapidità i prodotti offerti dalle varie banche, inserendo alcuni parametri: l’importo del mutuo, il valore dell’immobile, la durata del contratto, la tipologia di tasso, velocizzando di gran lunga tutte le operazioni. Ottenere il maggior numero di preventivi, in poco tempo e a condizioni vantaggiose, è un elemento che fa la differenza.

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