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Mutuo cosa succede se non pago

L’emergenza sanitaria attraversata nei mesi scorsi, non del tutto conclusa, la chiusura temporanea di gran parte delle attività, la cassa integrazione ed i bonus alle imprese che tardavano ad arrivare ha procurato a molti italiani non poche difficoltà a riuscire a pagare la rata del mutuo. Alcuni di loro sono riusciti a pagare la rata in ritardo, altre non sono riusciti a pagarla e rischiano di perdere la casa. 
Oltre a loro sono tanti gli italiani che, in vista di un probabile riacutizzarsi della crisi economica, che ci trasciniamo dietro da oltre dieci anni, si chiedono cosa succede se smettono di pagare le rate del mutuo chiesto per l’acquisto della loro casa.
Oggi vediamo cosa succede in questi casi, cosa può fare la banca, cosa sono e a quanto ammontano gli interessi di mora e quali aiuti statali ci sono per chi non riesce a pagare il mutuo.
Cosa succede se si pagano le rate in ritardo
Innanzi tutto va chiarito che si parla di “ritardato pagamento del mutuo” quando la rata viene pagata con oltre trenta giorni di ritardo ed entro il centottantesimo giorno dalla scadenza della rata. 
In caso di ritardato pagamento del mutuo, il mutuatario viene dichiarato moroso e gli vengono addebitati anche gli interessi di mora per i giorni di ritardo, inoltre la banca farà la segnalazione del ritardato pagamento alla CRIF.
Anche nel caso il ritardo sia di pochi giorni, vengono applicati interessi di mora ma in misura ridotta e il mutuatario non viene segnalato in CRIF. In questo caso, se il mutuatario sa di non riuscire a pagare la rate nei tempi previsti è bene che avvisi banca che gli ha erogato il mutuo del possibile ritardo. 
Se il mutuo è stato concesso da una banca on-line occorre avvisare il servizio clienti, se invece la banca ha uno sportello il mutuatario può rivolgersi direttamente in banca.
Cosa comporta le segnalazione in CRIF
La CRIF centrale rischi di intermediazione finanziaria, è una società privata che gestisce una banca dati di informazioni creditizie, nella quale vengono segnalate tutte le posizioni debitorie di coloro (privati o imprese) che hanno chiesto un qualsiasi tipo di finanziamento.
Essere segnalati alla centrale rischi comporta problemi per la richiesta di eventuali altri prestiti a banche o società finanziarie. La segnalazione di un ritardato pagamento identifica il cliente come cattivo pagatore e le banche faticano a concedere prestiti a queste persone.
i motivi per cui un istituto di credito segnala un cliente in crif sono:
  • mancato pagamento di una o più rate del mutuo;
  • ritardo superiore a 180 giorni;
  • ritardo di sette o più rate di oltre trenta giorni.
Cosa succede se non si pagano più le rate del mutuo
Nel 2016 il Governo Italiano, a seguito della precedente crisi economica, dove molti italiani si sono visti pignorare e perdere la propria abitazione, perché non erano più in grado di pagare le rate del loro mutuo, ha emanato un decreto a tutela del consumatore.
Questa normativa obbliga le banche ad attendere che le rate non pagate arrivino a 18 prima di procedere al pignoramento della casa e che il mutuatario venga informato in anticipo dei rischi che corre e di tutte le procedure che saranno avviate nei suoi confronti.
Con 18 rate non incassate la banca può procedere al pignoramento dell’immobile e alla successiva vendita all’asta per rientrare del denaro prestato.
 
Cosa può fare la banca
Trascorso il tempo previsto per legge, la banca può decidere di avvalersi di una clausola contenuta all’interno dell’atto di mutuo, e chiedere la risoluzione del contratto per inadempienza.
Con la risoluzione anticipata del contratto l’istituto di credito che ha erogato il mutuo, può chiedere al cliente ritardatario la restituzione immediata del capitale prestato. 
Visto che difficilmente il mutuatario sarà in grado di saldare il suo debito in un’unica soluzione maggiorato degli interessi di mora, a banca procede al pignoramento della somma prestata e grazie all’ipoteca sulla casa iscritta a suo favore, essa può espropriare l’immobile e metterlo in vendita.
In presenza di un contratto di mutuo, la banca ha titolo esecutivo nei confronti del cliente ritardatario e può procedere al pignoramento dell’immobile direttamente senza fare una causa legale o chiedere un decreto ingiuntivo, riducendo così i tempi della procedura.
La banca deve notificare attraverso un atto di precetto al mutuatario il suo debito dandogli dieci giorni di tempo per adempiere al pagamento.
L’atto di precetto può essere notificato sia tramite pec che tramite un ufficiale giudiziario. 
L’atto di precetto rimane valido per 90 giorni e in questo lasso di tempo la banca avvia il pignoramento dell’immobile.
Il pignoramento viene notificato al cliente e trascritto in conservatoria dei registri immobiliari. Dopo di che l’istituto erogante può avviare la pratica in tribunale per vendere la casa all’asta.
 
Interessi di mora cosa sono e a quanto ammontano
Gli interessi di mora o moratori sono interessi che vengono applicati ad un debitore che pagando in ritardo un suo debito crea un danno al creditore. 
Nel caso del mutuo l’ammontare degli interessi di mora devono essere dichiarati nel contratto in modo esplicito.
Il mancato o ritardato pagamento di una o più rate del mutuo comporta il pagamento di interessi di mora che vanno ad aggiungersi a quelli già previsti per il mutuo.
Gli interessi di mora ammontano ad una maggiorazione che va dall’uno al quattro percento rispetto al tasso di interesse stabilito e si applica sulle rate non pagate .
Questi interessi si calcolano moltiplicando i giorni di ritardo per l’importo della rata, per il tasso di mora previsto diviso 36500.
Quali aiuti statali ci sono per chi non riesce a pagare il mutuo
Per coloro che sono colpiti da crisi finanziaria e non riescono a pagare le rate del mutuo, il governo italiano ha stanziato il fondo Gasparrini istituito nel 2013. Questo fondo permette ai cittadini in difficoltà di chiedere alla banca la sospensione temporanea del pagamento del mutuo.
Possono accedere a questo fondo tutti i lavoratori colpiti dalla crisi che non riescono a pagare il mutuo  per acquisto della prima casa il cui importo sia pari o inferiore
ai 250 mila euro (col decreto cura italia il governo Conte ha ampliato la possibilità di richiedere la sospensione anche per mutui fino a 400 mila euro)
La sospensione del mutuo può essere richiesta al massimo per diciotto mesi. In questi mesi, è lo stato italiano che paga, attraverso questo fondo, gli interessi di mora alla banca.
Il mutuatario che si trova in difficoltà deve presentare domanda su modulo Consap completa della documentazione richiesta, alla banca che ha erogato il finanziamento, la quale la invia telematicamente alla Consap e nel giro di quindici giorni gli verrà comunicato se la sua domanda è stata accolta.
Oltre alla sospensione del mutuo, il mutuatario che è in difficoltà a pagare la rata può ricorrere alla surroga del mutuo sia per dilazionare il debito prolungando la durata che per abbassare il tasso di interessi pagato. 
Se stai valutando un eventuale surroga del tuo mutuo guarda le nostre offerte  troverai sicuramente quella che fa per te.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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