Bussola Mutui - II Trimestre 2025
MUTUI A CONDIZIONI FAVOREVOLI SOSTENGONO LA CRESCITA:
+52,6% le erogazioni nel 1q 2024; +20% la domanda nel 1h2025 e nuove opportunità per il variabile grazie ai tassi in calo.
Il mercato residenziale consolida la crescita +11,2% e aumenta il ricorso al mutuo per l’acquisto della casa.
Milano, 31 luglio 2025 – Forte crescita delle erogazioni di mutui nel I trimestre 2025 pari a +52,6% rispetto al -17,1% del I trimestre dello scorso anno, con le surroghe che nel medesimo periodo di osservazione raddoppiano i propri volumi registrando una crescita del +100,7%. L’erogato di nuovi mutui è spinto da diversi fattori positivi: il consolidamento della crescita delle compravendite, che nel I trimestre hanno registrato un +11,2%; la crescita del ricorso al mutuo per l’acquisto della casa, che è passato dal 38,6% di un anno fa al 45,8% dei primi tre mesi del 2025; l’aumento dell’importo medio erogato; la spinta della forte domanda di surroga registrata lo scorso anno.
Tuttavia, il secondo trimestre 2025 vede una domanda di mutui che rallenta il proprio ritmo di crescita: se nella prima metà dell’anno la domanda di mutui è cresciuta complessivamente del +20%, nei mesi di maggio e giugno il tasso di crescita ha registrato valori inferiori, rispettivamente +14% e +13,6%.
Il clima di incertezza causato anche dall’introduzione dei dazi da parte degli USA e dall’instabilità dello scenario politico internazionale non ha sicuramente stimolato le famiglie a impegnarsi nella domanda di finanziamenti, che in particolare nella sua componente di mutui acquisto non è particolarmente sensibile ai prezzi quanto, piuttosto, alla sicurezza economica percepita dai futuri mutuatari.
Queste le più significative evidenze che emergono dalla nuova edizione aggiornata al I trimestre 2025 della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it che offre una panoramica aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali e immobiliare.
L’aumento del costo del denaro a tasso fisso e il rallentamento della crescita della domanda
La riduzione del costo del denaro iniziata lo scorso giugno e l’aspettativa di un ulteriore taglio al tasso BCE entro la prossima primavera continuano ad impattare favorevolmente l’andamento degli indici Euribor, che determinano i tassi dei mutui a tasso variabile. Per contro l’IRS, che determina i tassi dei mutui a tasso fisso, ha iniziato a crescere in modo lento ma continuo nello scorso trimestre. L’attrattività delle nuove offerte di mutuo casa rimane molto forte, ma solo a partire da queste prime settimane di luglio si registra un lieve aumento dell’interesse per il tasso variabile da parte dei futuri mutuatari.
Al contempo, nel secondo trimestre dell’anno in corso rimane forte l’interesse da parte di privati e famiglie per i mutui con finalità surroga, con la domanda che si conferma intorno al 38% del totale, stabile rispetto al trimestre precedente.
Fonte MutuiSupermarket.it, Data Warehouse MSM – sistema di informazioni commerciali che raccoglie i dati relativi ad oltre due milioni di preventivi calcolati nei 12 mesi
Fonte MutuiSupermarket.it, Data Warehouse MSM – sistema di informazioni commerciali che raccoglie i dati relativi ad oltre due milioni di preventivi calcolati nei 12 mesi
Il comparto dei mutui casa nel I trimestre 2025 accelera la crescita avviata lo scorso anno registrando una crescita delle erogazioni del +52,6%% rispetto anno stesso trimestre del 2024. Osservando le sole erogazioni di mutui con finalità acquisto casa, le erogazioni risultano in crescita del +47,2%.
Più in dettaglio, sul canale online le erogazioni di mutui di surroga spiegano nel secondo trimestre 2025 il 37% del totale flussi.
Allo stesso tempo, nel secondo trimestre 2025 la domanda di mutui per acquisto casa rimane stabile, spiegando circa il 56% delle richieste online.
A livello di tassi di interesse, nonostante da marzo gli indici Euribor siano tornati a livelli inferiori rispetto agli indici IRS, alcune promozioni stagionali da parte degli istituti di credito hanno mantenuto fino a giugno i mutui a tasso fisso su livelli inferiori rispetto ai corrispondenti mutui a tasso variabile. Di conseguenza, continua anche nel secondo trimestre 2025 l’integrale polarizzazione della domanda di nuovi mutui sul canale online verso la scelta di un mutuo a tasso fisso, che raccoglie il 98% delle preferenze di privati e famiglie.
Da inizio luglio i mutui a tasso variabile sono tornati a costare meno dei corrispondenti mutui a tasso fisso:
Migliore Tasso Variabile | |||
Durata | Tasso | Rata | ISC |
10 | 2,35% | € 1.310 | 2,61% |
15 | 2,35% | € 924 | 2,58% |
20 | 2,39% | € 734 | 2,60% |
25 | 2,49% | € 627 | 2,68% |
30 | 2,56% | € 558 | 2,70% |
Media ISC su 10-30 anni: 2,63%
Miglior Tasso Fisso | |||
Durata | Tasso | Rata | ISC |
10 | 2,68% | € 1.331 | 2,95% |
15 | 2,75% | € 950 | 2,99% |
20 | 2,65% | € 752 | 2,86% |
25 | 2,65% | € 639 | 2,85% |
30 | 2,65% | € 564 | 2,84% |
Media ISC su 10-30 anni: 2,90%
Miglior Tasso Variabile con Cap | ||||
Durata | Tasso | Rata | ISC | CAP |
10 | 2,69% | € 1.332 | 2,92% | 3,60% |
15 | 2,69% | € 946 | 2,89% | 3,60% |
20 | 2,69% | € 755 | 2,87% | 3,60% |
25 | 2,69% | € 641 | 2,85% | 3,60% |
30 | 2,69% | € 567 | 2,84% | 3,60% |
Media ISC su 10-30 anni: 2,87%
Entrando nel dettaglio delle migliori offerte di mutuo a tasso fisso e a tasso variabile presenti oggi sul mercato, la Bussola Mutui propone una simulazione prendendo a riferimento un mutuo per acquisto casa di importo pari a 140.000 euro, con valore dell’immobile 220.000 euro e durata 25 anni: un richiedente di 35 anni può oggi rilevare un migliore tasso fisso pari al 2,68% e ottenere una rata mensile di 639 euro. Per la medesima operazione la migliore offerta di mutuo a tasso variabile presenta oggi un tasso variabile del 2,49% con una rata mensile di 627 euro. Inoltre, con il calo degli indici euribor atteso entro la primavera 2026, la rata variabile potrebbe ridursi fino a ulteriori 17 euro, promettendo nei primi 2 anni di vita del mutuo un risparmio superiore ai 1.000 euro.
Le compravendite residenziali: crescita del +11,2% nel primo trimestre 2025
Fonte Agenzia delle Entrate – Note trimestrali OMI Osservatorio Mercato Immobiliare
Fonte Agenzia del Territorio – Rapporto sulle compravendite immobiliari in Italia; non rientrano nella presente analisi, gli acquisti di abitazioni finanziati da mutui ma con ipoteca iscritta su un immobile diverso da quello acquistato o fornendo altra garanzia reale. Sono escluse, inoltre, le ulteriori forme di finanziamento per l’acquisto delle abitazioni, nonché la rinegoziazione del mutuo, operazione che a fronte di una formale iscrizione di un nuovo mutuo non comporta l’acquisto dell’abitazione
Fonte CRIF Real Estate Services
Con il recupero dell’interesse verso i mutui a sostegno dell’investimento sulla casa, nel primo trimestre 2025 il mercato immobiliare conferma il consolidamento della ripresa segnando un +11,2%.
Nel primo trimestre 2025 la percentuale di compravendite residenziali effettuate grazie all’assistenza di nuovi mutui si attesta al 45,8%, in decisa crescita rispetto al livello minimo del 37% registrato a fine 2023.
La crescente convenienza dei mutui acquisto casa contribuisce, dunque, alla ripresa delle compravendite residenziali.
Per quanto riguarda i valori di mercato, il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario registra un nuovo incremento nel secondo trimestre 2025. Più in dettaglio, gli immobili usati registrano un incremento del +4,0% contro il +5,3% degli immobili nuovi. Gli immobili ristrutturati, invece, segnano una crescita del +1,2%.
Nel complesso, le classi energetiche più performanti (A e B) mostrano un valore medio superiore rispetto a quello di tutte le altre classi, con uno scostamento di circa 500 euro al metro quadro. Considerando l’andamento dal 2021 alla fine del 2024, i prezzi medi degli immobili in classe energetica A e B si sono apprezzati del +8%, a fronte di una contrazione del -2% degli immobili appartenenti alle classi dalla C alla G.
Analizzando l’andamento dei prezzi a livello territoriale – sempre su base annuale – il maggiore incremento si rileva nel Nord Est con +3,9% seguito da Nord Ovest con +2,9%, dal Centro con +1,3%, mentre il Sud e le Isole registrano una contrazione del -0,2%.
Infine, il valore medio dell’immobile oggetto di garanzia nel secondo trimestre 2025 si posiziona attorno ai 174.000 euro, mentre la superficie commerciale media degli immobili offerti a garanzia del mutuo sale attorno a 115 mq.
“Come previsto, i mutui a tasso variabile sono tornati a risultare più convenienti dei corrispondenti mutui a tasso fisso. Il gap tra variabili e fissi risulta ancora piuttosto ridotto, in particolar modo nel segmento dei mutui per l’acquisto di immobili green. Se in futuro la differenza di costo in favore del tasso variabile dovesse tornare in un intervallo compreso tra i 60 e i 130 punti base, come nel periodo pre-pandemico, potremo assistere ad un riequilibrio della domanda di mutuo, attualmente polarizzata sul tasso fisso” – commenta Stefano Rossini, Amministratore e Fondatore di MutuiSupermarket.it. “L’instabilità dello scenario geo-politico internazionale e l’indeterminatezza della politica commerciale americana hanno generato negli italiani una crescente incertezza sulle proprie prospettive economiche e lavorative che in molti casi ha portato ad un rinvio della scelta di acquisto casa, rallentando di conseguenza la domanda di nuovi mutui, in particolare nei mesi di maggio e giugno. Questa incertezza potrebbe portare ad un rallentamento nei prossimi trimestri della forte crescita di mercato registrata ad inizio anno”.
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