Domanda e offerta dei mutui nel I trimestre 2023

• La domanda di mutuo per acquisto casa cala dal 72% al 58% nel primo trimestre 2023.
• In aumento la surroga: dal 24% al 36% nel primo trimestre 2023.

I dati del primo trimestre 2023 hanno evidenziato come la domanda di mutuo con finalità di acquisto della prima o della seconda casa abbia subìto un forte calo, passando dal 72% del quarto trimestre del 2022 al 58% del totale delle richieste nel primo trimestre 2023.

Ad aumentare è invece il totale delle domande di mutuo con finalità di surroga che nel primo trimestre 2023 risponde del 36% delle richieste, in aumento rispetto al 24% del quarto trimestre 2022.

Il costante aumento dei tassi di interesse, già avviatosi nella prima metà del 2022, ha causato dei forti aumenti della rata mensile per i mutui a tasso variabile. Per questo motivo, un maggior numero di mutuatari ha deciso di sostituire il proprio mutuo con uno a tasso fisso.

Prendendo in considerazione le nuove erogazioni di mutui sul canale online, si può notare come la finalità di surroga continui la sua ripresa, già partita nel quarto trimestre 2022, dopo un lungo periodo di contrazione iniziato nel 2020. A oggi, la finalità di surroga risponde del 15% delle nuove operazioni.

In calo è la richiesta con finalità di acquisto della prima o della seconda casa che scende dall’87% del quarto trimestre 2022 al 79% del primo trimestre 2023.

La richiesta del tasso fisso continua la sua crescita sul canale online, rispondendo del 93% del totale, in aumento rispetto al 72% del quarto trimestre 2022 e al 58% del terzo trimestre 2022.

Al contrario, la richiesta di mutui con tasso variabile e di mutui con tasso variabile con CAP continua a diminuire, passando rispettivamente dal 18% al 6% e dal 9% all’1%.

La preferenza per i mutui con tasso fisso rispetto a quelli con tasso variabile e variabile con CAP si spiega con il forte aumento dell’indice Euribor a 3 mesi e con il ribasso degli indici IRS a 20 anni.

L’andamento di questi due valori, unito al timore di ulteriori aumenti dell’indice Euribor a 3 mesi, ha fatto sì che la domanda si polarizzasse quasi esclusivamente sul tasso fisso.

La diminuzione degli indici IRS nel primo trimestre 2023 e la possibilità di prossimi aumenti degli indici Euribor hanno fatto sì che sempre più mutuatari richiedessero la sostituzione del mutuo a tasso variabile con uno nuovo a tasso fisso. Le richieste con finalità di surroga e di sostituzione spiegano il 91% delle richieste effettuate sul canale online, dato in aumento rispetto al 67% del precedente trimestre.

Per quanto riguarda le durate dei mutui, nel primo trimestre 2023 quelle oltre i 26 anni rispondono di circa il 38% delle richieste sul canale online, in diminuzione rispetto al 40% del quarto trimestre 2022. Le durate oltre i 20 anni rispondono del 67% delle erogazioni.

Nel primo trimestre 2023 le richieste di mutuo con importo inferiore ai 100.000€ rispondono del 33% del totale delle richieste, mentre il 71% delle erogazioni di mutuo è al di sotto dei 150.000€.

Le richieste per i mutui immobiliari hanno registrato una contrazione del -23,8% nel primo trimestre del 2023 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Basti pensare che nel mese di marzo la contrazione della domanda si è attestata al -22,7%.

L’aumento dei tassi di interesse ha compromesso la capacità di spesa delle famiglie, provocando nel 2022 una flessione del 57,2% delle surroghe e una contrazione dei nuovi mutui del 4,3%.

In aumento è anche l’importo medio dei mutui richiesti. Nel primo trimestre 2023 si è registrato un aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente, con un importo medio di 145.343€, la cifra più alta degli ultimi 10 anni.

Secondo la Banca d’Italia, nel quarto trimetre del 2022, i flussi di mutui erogati hanno subìto una contrazione del -16,7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente con un importo medio di 129.930€, mentre nell’intero anno la contrazione è stata del -9,2%. La contrazione è dovuta al calo delle erogazioni di mutui con finalità di surroga.