- Mercato Mutui Residenziali Italia 2023: Compravendite -16%, richieste mutui -20%, nuovi mutui -33,3%
- Il tasso fisso totalizza il 96% delle richieste
- Andamento Generale Mercato: Declino richieste mutui famiglie italiane (-19,4%), surroghe -17,3%
Il mercato dei mutui residenziali in Italia sta attraversando un periodo di notevole cambiamento e adattamento alle nuove dinamiche economiche e sociali.
La Bussola Mutui CRIF - MutuiSupermarket.it è uno strumento fondamentale per coloro che intendono seguire da vicino l'andamento di questo settore. Questo bollettino trimestrale fornisce dati essenziali e aggiornati per operatori di mercato, privati e famiglie che intendono «orientarsi» nell'articolato mondo dei mutui ipotecari nel momento della scelta del proprio finanziamento casa
Diminuzione delle compravendite immobiliari e richieste di mutui
Nel secondo trimestre del 2023, il mercato delle compravendite immobiliari ha registrato una contrazione significativa, con una diminuzione del 16%. In parallelo, c'è stato un calo del 20% delle richieste di mutui da parte di privati e famiglie.
Questi dati hanno avuto un impatto diretto sull'erogazione di nuovi mutui, con una diminuzione del 33,3% nel secondo trimestre del 2023 e del 29,9% nel primo semestre dell'anno.
Nel terzo trimestre del 2023, l'incremento degli indici di riferimento Euribor, iniziato all'inizio del 2022, è stato accompagnato da un significativo aumento degli indici IRS. Questo aumento ha ridotto l'interesse per i mutui surroga, che ora rappresentano solo il 27% delle richieste sul canale online, in contrasto con il 36% del primo trimestre. Questi dati evidenziano le sfide che il settore sta affrontando e la necessità di adattarsi alle nuove condizioni di mercato.
Le finalità delle richieste di mutui
Nel terzo trimestre del 2023, il 65% delle richieste di mutui sul canale online era finalizzato all'acquisto di una prima o seconda casa. Questo dato rappresenta un aumento rispetto al 61% del trimestre precedente. Parallelamente, la finalità surroga è scesa al 27% delle richieste, rispetto al 32% del trimestre precedente. Questa variazione può essere attribuita all'aumento dei tassi di interesse, che ha reso i mutui a tasso variabile meno attraenti e spinto i mutuatari a considerare la sostituzione dei loro mutui con mutui a tasso fisso.
Preferenze e durata per il tipo di tasso
Nel terzo trimestre del 2023, il 96% delle preferenze sul canale online era a favore dei mutui a tasso fisso, in leggero calo rispetto al 97% del trimestre precedente ma comunque in crescita rispetto al 93% del primo trimestre. Nel frattempo, i mutui a tasso variabile rappresentavano solo il 3% delle preferenze, mentre i mutui a tasso variabile con CAP rimanevano costanti all'1%. Questa dinamica è il risultato delle aspettative di ulteriori aumenti degli indici Euribor nei prossimi mesi, rendendo i mutui a tasso fisso una scelta più stabile.
Nel terzo trimestre del 2023, le richieste di mutui con una durata superiore a 26 anni rappresentavano circa il 40% del totale delle richieste sul canale online, in aumento rispetto al 39% del trimestre precedente. Le erogazioni di mutui con durata superiore a 20 anni rappresentavano il 67% delle operazioni nel secondo trimestre del 2023, una percentuale stabile rispetto al primo trimestre.
In termini di importo, la fascia compresa tra 50.000 e 99.999 euro rappresentava circa il 36% degli erogati, mentre circa il 74% delle erogazioni di mutuo aveva un importo inferiore ai 150.000 euro. Questi dati riflettono la diversità delle esigenze dei mutuatari e l'importanza di offrire soluzioni di mutuo flessibili.
Andamento generale del mercato dei mutui
Nel complesso, il mercato dei mutui in Italia ha affrontato sfide significative nei primi nove mesi del 2023. La domanda di mutui da parte delle famiglie italiane è diminuita del 19,4% rispetto all'anno precedente, con segnali di ripresa timidi ma incoraggianti nel mese di settembre, con una contrazione dell'9,2% rispetto al periodo precedente. Tuttavia, le surroghe hanno subito una diminuzione del 17,3%, mentre i nuovi mutui erogati sono diminuiti del 24,9%.
L'importo medio richiesto per i mutui è rimasto sostanzialmente stabile nei primi nove mesi del 2023, registrando solo una variazione dello 0,3%. Nel mese di settembre, c'è stato un aumento dell'1,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, indicando un possibile cambiamento nelle preferenze dei mutuatari.
Inoltre, i dati della Banca d'Italia hanno evidenziato una contrazione del 33,3% nelle erogazioni di nuovi mutui nel secondo trimestre del 2023, il che è in linea con il trend di diminuzione delle richieste di mutui avviatosi nel 2021 e intensificatosi nel 2022.
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