Mutui: andamento di Ottobre 2022

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Mutui: andamento di Ottobre 2022

Dai dati emersi sulle compravendite residenziali e sulle erogazioni di mutui nel II trimestre 2022 si registra una crescita dell’8,6% rispetto al medesimo trimestre del 2021, in rallentamento rispetto al +12% del I timestre dell’anno. Le erogazioni hanno rallentato la decrescita segnando un -5,1% sullo stesso periodo dell’anno precedente, rispetto al -8,2% del I trimestre. Questi dati sono previsti in peggioramento nel 3° e 4° trimestre dell’anno in conseguenza del calo di domanda di mutui registrato da crif nei primi nove mesi del 2022 pari al -22,6%.

Ciò che appare subito evidente è il ritorno di interesse verso la surroga che dopo mesi in cui ha rappresentato meno del 10% delle richieste, a settembre è salita al 16% e in questi primi giorni di ottobre ha registrato il 20% delle richieste.

Rispetto agli anni scorsi, l’aspirante surrogatore non è alla ricerca di condizioni più vantaggiose di mutuo che gli consentano un risparmio immediato, perché ad oggi la surroga è indicata solo per chi ha un mutuo a tasso variabile e cerca una protezione dall’aumento incontrollato ma inevitabile dei tassi di interesse. Quindi oggi viene richiesta per passare dal variabile al fisso o al variabile con CAP.

I primi giorni di Ottobre vedono anche un sensibile calo sulla domanda dei giovani che scende al 38% del totale delle richieste (minimo di quest’anno): il fenomeno è sicuramente legato a due fattori:

  • il termine delle agevolazioni fiscali che consentono ai più giovani di non pagare imposte sulla compravendita della prima casa che, in assenza di una proroga da parte del prossimo governo, cesseranno alla fine dell’anno.

  • L’impossibilità di accedere a offerte di mutuo con garanzia Consap a tasso fisso o variabile con cap che rappresentino un minimo di protezione dagli aumenti futuri dei tassi. Nonostante l’aggiornamento delle soglie TEG per l’erogazione dei mutui Consap da parte di Banca D’Italia (per il fisso 3,20% e per il variabile 2,64%) il costo del denaro è tale da impedire l’offerta di mutui a tasso fisso con la garanzia Consap. Ad oggi sono presenti solo offerte a tasso variabile con garanzia Conap da parte di Intesa Sanpaolo, Crédit Agricole, Banco BPM, BPER Banca e Credem.

Le principali variazioni di ottobre coinvolgono: Crédit Agricole, Banca Sella, BPER, BNL, Intesa Sanpaolo e ING, vediamoli insieme nel dettaglio:

  1. Crédit Agricole: rimodulazione struttura spread in funzione di durata e LTV con una riduzione media degli spread di 13 punti base; aumento spread sui mutui a tasso variabile con cap di 5 punti base e aumento delle soglie cap di 35 punti base

  2. Sella: Aumento tassi fissi fino a 10 punti base

  3. BPER: Aumento tassi fissi da 5 a 25 punti base; Riduzione spread variabili da 10 a 20 punti base. Riduzione spread variabili con cap fino a 10 punti base

  4. BNL: Aumento spread variabili da 10 a 25 punti base

  5. Intesa Sanpaolo: aumento tassi fissi di 70 punti base; aumento spread sui mutui a tasso variabile con cap di 45 punti base e aumento delle soglie cap di 120 punti base

  6. ING: aumento spread a tasso fisso fino a 20 punti base; riduzione spread mutui a tasso variabile di 40 punti base

Approfondimenti:
Tasso fisso o variabile?
Mutuo giovani 2022

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