Mutui giovani: come gli under-36 stanno cambiando il tradizionale approccio al mutuo

Nel mercato dei mutui, c’è una fascia di richiedenti che sta riscrivendo le regole: i giovani under 36. Secondo l’ultima rilevazione di MutuiSupermarket, il 42% delle domande di nuovi mutui per l’acquisto di un’abitazione arriva proprio da questa fascia anagrafica. Un dato che conferma il peso crescente delle nuove generazioni nel comparto immobiliare, ma che porta con sé anche esigenze specifiche e comportamenti d’acquisto inediti, capaci di influenzare le strategie delle banche.
Capitale ridotto, esigenze concrete
La prima grande differenza rispetto alle generazioni precedenti è di natura economica. In Italia, i giovani adulti devono spesso confrontarsi con stipendi bassi, carriere lavorative instabili con precarietà che si protrae ben oltre i 30 anni, e un accesso al risparmio limitato. Questo significa, in concreto, che raramente dispongono di una somma sufficiente per versare un anticipo consistente sull’acquisto della casa.
Ne deriva un’esigenza molto chiara: ottenere mutui che coprano una quota maggiore del valore dell’immobile rispetto al tradizionale 80%, limite massimo raggiunto dai mutui “classici”. Se in media solo il 20% delle richieste di mutuo supera un Loan-To-Value dell’80%, tra gli under 36 questa percentuale schizza al 54% – oltre un caso su due.
Garanzia CONSAP: il volano per i mutui al 100%
A rendere possibile questo tipo di operazioni è anche l’intervento dello Stato. Grazie alla garanzia del Fondo Prima Casa gestito da CONSAP, gli under 36 possono accedere a mutui che coprono fino al 100% del prezzo dell’immobile.
E non si tratta di un’opzione di serie B: per i giovani under 36 ottenere un mutuo con garanzia CONSAP costa, in termini di TAEG, solo circa venti punti base in più rispetto ai mutui tradizionali con copertura fino all’80%. Una bella differenza, rispetto alle condizioni che si trovano ad affrontare gli over 36: per loro ottenere un mutuo al 100% non è impossibile, ma può arrivare a costare tra 70 e 90 punti base in più.
Un cambio di prospettiva: il mutuo prima della casa
Le scelte di rottura rispetto alla prassi consolidata non si fermano agli importi. Anche l’approccio alla scelta dell’immobile cambia profondamente: i giovani, infatti, sempre più spesso vogliono sapere prima quanto possono ottenere in prestito, e solo in un secondo momento cercano casa. Un’inversione rispetto alla logica tradizionale, che prevede prima la scelta dell’immobile e poi la richiesta di finanziamento.
Il 27% degli under 36 considera ideale iniziare il processo dalla richiesta di mutuo – contro una media generale del 21%. Una scelta dettata dal bisogno di calcolare la rata sostenibile rispetto al proprio reddito e di restringere la ricerca a immobili realmente accessibili.
Le banche si adattano
Queste nuove esigenze stanno portando anche gli istituti di credito a ripensare la propria offerta. Sempre più banche propongono soluzioni di delibera senza immobile, cioè una pre-approvazione del mutuo che permette di conoscere in anticipo la cifra finanziabile. Una sorta di “patente di acquisto”, valida per sei mesi, che aiuta i giovani a muoversi con più sicurezza nel mercato immobiliare.
Tra le banche che offrono questo servizio ci sono Intesa Sanpaolo, UniCredit, Crédit Agricole e ING. Va però precisato che queste delibere si applicano solo ai mutui tradizionali, senza garanzia CONSAP – e quindi, in genere, solo per LTV fino all’80%.
Giovani e mutui: una domanda da ascoltare
L’identikit che emerge è chiaro: i giovani under 36 rappresentano un segmento attivo, consapevole e in cerca di soluzioni su misura.
Nonostante le difficoltà economiche, non rinunciano all’idea di una casa di proprietà – ma per farlo chiedono strumenti concreti, trasparenza e supporto.
Il mercato si sta adattando, tra prodotti agevolati, iter di pre-valutazione e maggiore attenzione alla sostenibilità delle rate. Resta però fondamentale che le politiche pubbliche e l’offerta privata continuino a lavorare insieme per garantire un accesso equo e sostenibile al credito abitativo