In Piemonte crolla la richiesta di mutui

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In Piemonte crolla la richiesta di mutui
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Il Giornale del Piemonte

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I mutui? Sempre meno, e sempre più sottoscritti da chi ha superato ampiamente la cinquantina. Il trend annuale del mercato mutui indica una contrazione diffusa sia a livello locale sia a livello nazionale, con deboli segnali di ripresa all’orizzonte attesi nei prossimi mesi che saranno fondamentali per l’evoluzione del mercato nella seconda parte del 2013.

In generale, la richiesta di mutui decelera fortemente in tutte le regioni: il Piemonte si attesta settimo con un -41 per cento, dopo Calabria (-47 per cento), Puglia (-46 per cento), Campania (-45 per cento), Sicilia (-44 per cento), Lazio (-43 per cento), Sardegna (-42 per cento), alla pari con Basilicata, Liguria, Marche, Molise, Umbria. Questo è il panorama delineato dall’ultima edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato Crif e MutuiSupermarket.it, che offre una fotografia aggiornata e completa delle tendenze in atto nel mercato italiano dei mutui residenziali.

Per quanto riguarda la domanda in Piemonte nel IV trimestre 2012 l’acquisto della prima casa spiega il 67 per cento del totale delle richieste di mutuo (-2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011); in parallelo, la domanda di mutuo con finalità surroga si contrae passando dal 13 per cento del totale nel IV trimestre 2011 al 9 per cento del IV trimestre 2012. La domanda continua a essere polarizzata sui mutui a tasso variabile e mutui a tasso variabile con il cap, che assieme spiegano il 74 per cento delle preferenze dei richiedenti. Si segnala il maggiore interesse in Piemonte per mutui a tasso fisso rispetto alla media nazionale (21 per cento delle preferenze rispetto a una media nazionale del 17 per cento), a differenza del tasso misto (5 per cento delle preferenze rispetto una media nazionale del 6 per cento). Le fasce di durata fra i 20 e i 30 anni spiegano l’83 per cento della domanda, con una preferenza del 46 per cento rappresentata dai mutui di durata trentennale (che anche a livello nazionale contano per il 46 per cento). La fascia di importo 100mila - 150mila euro è quella su cui si concentra il 38 per cento delle richieste. L’importo medio delle erogazioni dei mutui registra una riduzione del 4,5 per cento nel terzo trimestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 (contro una riduzione media nazionale sullo stesso periodo del -7,3 per cento), riduzione dovuta al quadro complessivo di stasi del mercato immobiliare italiano. Un dato che caratterizza il Piemonte è un aumento della percentuale dei richiedenti over 55 che passa a spiegare dal 7 per cento del totale richieste nel terzo trimestre 2011 al 17 per cento nel quarto trimestre 2012. Lieve contrazione dei richiedenti di sesso maschile (che scende dall’74 per cento al 71 per cento) a favore di quello femminile (29 per cento del totale richieste nel quarto trimestre 2012 che supera di poco la media nazionale nello stesso periodo del 28 per cento). Per quanto riguarda la tipologia di contratto dei richiedenti mutuo, la categoria di richiedenti con contratto a tempo indeterminato passa dal 76 per cento del totale richieste nel quarto trimestre 2011 all’84 per cento nel quarto trimestre 2012 (a scapito di una contrazione della domanda da parte dei lavoratori autonomi che sullo stesso periodo si contrae dell’8 per cento). Dal primo al quarto trimestre 2012 i richiedenti con un reddito mensile netto compreso fra i mille e 500 e 2mila euro aumentano dal 23 per cento al 25 per cento del totale richiedenti, mentre si contrae la percentuale dei richiedenti con reddito mensile netto compreso fra i mille e mille e 500 euro, che passa dal 43 per cento al 39 per cento.

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