- Nonostante il recente aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca Centrale Europea, i mutui a tasso fisso non hanno subito grandi variazioni e le rate mensili hanno registrato solo una lieve diminuzione.
- La domanda di mutui ad alto Loan To Value da parte degli Under 36 è aumentata del 10% rispetto al mese di aprile, rispondendo del 62% delle richieste.
La Banca Centrale Europea ha da poco decretato un nuovo rialzo del costo del denaro, che ha comportato un nuovo aumento dei tassi di interesse. Tuttavia, questa manovra non ha avuto grossi effetti sull’IRS a 20 anni del mese di maggio per i mutui a tasso fisso che ha registrato una diminuzione dello 0,01%, attestandosi al 2,88%. Di conseguenza, i mutui a tasso fisso non hanno subito grosse variazioni e le rate non hanno registrato un forte aumento.
D’altro canto, la media delle rilevazioni mensili dell’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile ha mostrato come l’Euribor abbia accelerato la sua crescita rispetto al mese precedente. Difatti, con un aumento dello 0,11%, ha registrato una media del 3,29%, ma è destinato a crescere ulteriormente, fino a raggiungere il tasso BCE del 3,75% entro la fine dell’estate.
Dall’analisi degli indici di riferimento, si capisce chiaramente come mai i mutui a tasso fisso costino meno dei corrispondenti mutui a tasso variabile. Attualmente, i mutui a tasso fisso possono arrivare anche a costare un punto percentuale in meno rispetto a quelli a tasso variabile. Questa differenza nei costi ha avuto come conseguenza un aumento della domanda di mutui a tasso fisso, che risponde del 98% delle richieste di mutuo.
La propensione per il tasso fisso è stata alimentata anche dal forte aumento che ha subito la rata dei mutui in essere a tasso variabile durante il mese di aprile. Per chi ha già sottoscritto un mutuo a tasso variabile, questo è sicuramente un ottimo momento per valutare una richiesta di surroga per passare a un mutuo a tasso fisso. La domanda di surroga nel mese di maggio ha rappresentato il 34% delle domande di mutuo. Attualmente la miglior offerta a tasso fisso prevede un TAN del 3,35%, di gran lunga più basso del miglior tasso variabile applicato a un mutuo surroga che si attesta sul 4,23%.
Per quanto riguarda i giovani under 36, si segnala un’inversione di tendenza: l’aumento delle richieste di mutuo per l’acquisto di un immobile ad alto Loan To Value. Dopo due mesi in cui la domanda di mutui che finanzino oltre l’80% del valore dell’immobile è rimasta stabile al 52%, a maggio la domanda di questo tipo di operazioni ha raggiunto il 62% di quota di mercato.
Anche per il mese di maggio sono state presentate delle novità. Le principali riguardano:
- BNL, che ha decretato un aumento dei tassi fissi di 10 punti base;
- Intesa Sanpaolo, che ha aumentato i tassi fissi standard di 10 punti base, ma ha stabilito anche un aumento dello sconto sui mutui green, dedicati all’acquisto degli immobili con classe energetica A o B, da 10 a 35 punti base;
- Banco BPM e Webank, che hanno aumentato gli spread a tasso fisso fino a 10 punti base;
- BPER Banca, che ha aumentato i tassi fissi di 15 punti base.
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