Il tasso di interesse dei mutui a tasso variabile è determinato dalla somma dell’indice Euribor e dello spread previsto
contrattualmente nell’atto di mutuo. Lo spread del mutuo non subisce variazioni per tutta la durata del mutuo, ma l’Euribor ha
stabilmente valori negativi dall’inizio del 2015. In caso di Euribor negativo, il tasso di interesse, se non diversamente specificato
nel contratto di mutuo, è dato dalla somma algebrica di spread e dell’indice Euribor, quindi il mutuatario pagherà un tasso di
interesse inferiore allo spread. Nei contratti mutui a tasso variabile erogati dopo il 2015, alcune banche hanno introdotto la
cosiddetta “clausola del floor” per fare in modo che il tasso variabile, in caso di Euribor negativo, non possa scendere al di sotto
di un certo livello (detto appunto “floor” o pavimento). Nella maggior parte dei casi il “floor” coincide con lo spread.