La planimetria catastale è il disegno tecnico, di norma in scala 1:200, di un'unità immobiliare registrata in Catasto, da cui è possibile desumere, in conformità alle regole catastali, contorni, suddivisione e destinazione dei locali interni, dati metrici e altre informazioni.
La planimetria è un documento indispensabile quando si compra o si vende casa, o quando si stipula un contratto di mutuo; serve, infatti, sia ai proprietari che ai potenziali acquirenti per avere informazioni ufficiali in relazione a:
- regolare iscrizione dell'immobile in Catasto;
- rappresentazione grafica;
- correttezza dell'indirizzo;
- categoria catastale cui appartiene l'immobile (es. negozio, abitazione, ufficio, ecc.);
- rendita catastale, utile per il calcolo di tasse e imposte.
Quando si costruisce un nuovo fabbricato (accatastamento originario) o quando vi sono variazioni dello stato delle unità già censite, un tecnico deve presentare in Catasto un'elaborato grafico (planimetria) contenente:
- numero della scheda con la quale l'unità immobiliare è stata dichiarata/mutata;
- foglio, particella, subalterno catastale;
- descrizione della destinazione d'uso: abitativo/ufficio (categoria A), alloggio collettivo (categoria B), commerciale/vario (categoria C);
- indirizzo (via, civico, interno);
- altezza media di ciascun vano;
- destinazione dei locali accessori (ad es. bagno, cucina, ripostiglio, ecc.);
- piano o piani nei quali si estende l'unità immobiliare;
- confini dell'unità immobiliare;
- nome, cognome, n° di iscrizione all'albo del professionista.
La planimetria catastale viene richiesta da coloro che sono coinvolti in una compravendita, una locazione o una gestione immobiliare: acquirenti, locatari, agenti immobiliari, notai, banche che erogano mutui casa, amministratori di condominio, tecnici, commercialisti. è un documento che non ha scadenza, se non nel momento in cui ne viene presentata presso l'Agenzia delle entrate una versione aggiornata che sostituisce la precedente.