I
mutui a tasso misto sono una forma ibrida, tra il
tasso fisso e il variabile.
Come funzionano? Si parte con un tasso (o fisso o variabile)
ma
al mutuatario è data la possibilità,
normalmente all’interno di
finestre temporatli pre-concordate in contratto,
di scegliere nel
corso della durata del mutuo
di cambiare tasso.
Un'opzione in più quindi, che può
anche
comportare uno spread più caro di uno 0,1%-0,2% rispetto ai mutui standard,
per poter calibrare al meglio la rata all'evolversi delle condizioni dei tassi.
Il tasso misto può risultare
particolarmente conveniente quanto il mutuatario
vuole
beneficiare di un indice IRS di breve durata (per esempio 5
anni)
più ridotto rispetto all'indice IRS della durata complessiva del mutuo (per esempio 25 anni). Per spiegarsi
meglio: in un mutuo a tasso misto che prevede che dopo 5 anni il mutuatario possa scegliere se cambiare tasso o meno, se si inizia
l'
ammortamento del mutuo con un tasso fisso, il tasso iniziale
sarà calcolato sommando allo spread
l'
Eurirs di durata 5 anni, che
normalmente è più basso rispetto agli Eurirs di durata superiore (per esempio di 20 o 25 anni).
Recentemente, il
mutuo a tasso misto è stato rilanciato da alcune banche con promozioni dedicate
che
allineano le condizioni economiche (tassi e spese) di questi
mutui
a quelle dei mutui a tasso variabile. Si segnala a tal riguardo l'offerta
di
Mutuo a Tasso Misto Deutsche Bank.