L'accessione costituisce un modo di acquisto a titolo originario della proprietà di un bene; in sostanza, consiste nell'attrazione ad una proprietà preesistente di quella di un bene diverso ad essa estraneo. In termini formali, la proprietà di una cosa qualificata come cosa principale fa acquistare la proprietà delle cose qualificabili come ad essa accessorie.
Il caso più comune – relativo all'accessione di cosa mobile a cosa immobile – è noto come accessione verticale: in pratica, ogni bene mobile che venga materialmente unito ad un bene immobile accede a questo, ossia diventa proprietà del proprietario del bene immobile (in base agli Artt. 934 e seguenti del Codice Civile).
In particolare, vi è la preminenza della proprietà immobiliare: ovvero il proprietario del suolo è proprietario anche dei beni che lì si trovano, siano essi mobili o immobili. Accessione – dal latino "accessio" ovvero accrescimento, aggiunta, elemento accessorio – produce di fatto un accrescimento di una cosa a scapito di un'altra: in genere ciò accade a favore del suolo per tutto quello che vi si trova.
Il caso opposto, invece, riguarda la cosiddetta accessione invertita: il proprietario della costruzione diviene proprietario del suolo sul quale essa è edificata. Nonostante rappresenti un caso poco comune, è regolato dall'articolo 938: a differenza di quanto accade nell'accessione diretta non opera automaticamente ma necessita di una pronuncia giudiziaria.