L'imposta di registro è un'imposta indiretta dovuta per la registrazione di una scrittura, pubblica o privata, commisurata ai valori espressi nella scrittura medesima. Trae la sua origine dall'obbligo o dalla volontà, da parte dei cittadini, di annotare ogni atto scritto – contratti, scritture private, costituzione di enti o di società, sentenze, decreti e altro ancora – presso un registro pubblico. Gestito dall'apposito Ufficio dell'Agenzia delle Entrate, riporta in ordine cronologico tutti gli atti sottoposti a registrazione.
Regolata dal D.P.R. 131 del 1986, è un tributo con una duplice natura:
- di tassa, quando è messa in relazione ad un servizio erogato dalla pubblica amministrazione;
- di imposta, quando è determinata in proporzione al valore economico del negozio o dell'atto.
Il presupposto dell'Imposta di Registro è la richiesta della registrazione del negozio o dell'atto; in relazione a questo, assumono rilevanza:
- gli atti soggetti a registrazione in caso d'uso;
- gli atti soggetti a registrazione in termine fisso;
- gli atti non soggetti a registrazione.
In base alla peculiarità dell'atto che deve essere registrato, inoltre, l'imposta può essere:
- predeterminata: in base alla tipologia del bene oggetto dell'atto l'importo viene predefinito dalla legge;
- proporzionale: di importo percentuale sul valore dell'atto da registrare, nel quale vi è una attuazione di un'operazione e la base imponibile è il valore stesso dell'atto;
- fissa: a prescindere dal valore dell'atto, l'importo rimane fisso.
Recenti disposizioni di legge hanno modificato le aliquote applicabili dal 1° Gennaio 2014 ai trasferimenti immobiliari, prevedendo un'aliquota ridotta al 2% per l'acquisto della prima casa e un'aliquota pari al 9% per tutti gli altri casi. Alcuni possibili esempi:
- contratto di locazione: 2%, con un minimo di € 67 alla registrazione;
- trasferimenti di altri beni mobili e diritti: 3%;
- locazione di beni mobili: 3%.
ll versamento dell'imposta di registro avviene utilizzando il modello F23, reperibile presso gli sportelli bancari e postali; per gli atti pubblici o autenticati, ovvero quegli atti per i quali è prevista la presenza del notaio, l'imposta sarà versata direttamente al professionista, che provvederà al pagamento nel rispetto delle scadenze previste.